SPERANZA
Dazio vuoto, dazio pieno, dazio mezzo.
“Già nel 2008 uno studio rivelava che più del 60% degli italiani temeva un futuro economico e sociale peggiore per i propri figli. Per la prima volta dal dopoguerra, il futuro non è una promessa ma è percepito come una minaccia. Quindi da una parte i genitori hanno grande fiducia nei propri ragazzi e dall’altra c’è la preoccupazione che i loro figli non riusciranno ad affrontare le difficoltà della vita. E questa dualità è alla base di moltissimi problemi relazionali tra genitori e adolescenti”. (Stanchieri)
Ma i giovani di oggi non vogliono essere protetti più di quanto non lo volessimo noi, invece chiedono di essere aiutati a volare in alto, tanto quanto lo volevamo noi, forse di più. Ripartiamo alimentando il senso di speranza nel futuro, non è buonismo, è nella nostra natura di esseri viventi.
Come? Ascoltando in modo autentico.
Questo funziona sempre: nella vita, a scuola, nello sport e in azienda.