LA FATICA
La fatica: eh ma è fatica. Si, certo.
La fatica è uno di quei ponti vita-sport molto concreti.
Mi gioco così uno dei miei passaggi preferiti dal libro di Murakami, L’arte di correre: “Proprio nello sforzo enorme e coraggioso di vincere la fatica riusciamo a provare, almeno per un istante, la sensazione autentica di vivere. Raggiungiamo la consapevolezza che la qualità del vivere non si trova in valori misurabili in voti, numeri e gradi, ma è insita nell’azione stessa, vi scorre dentro”.
Spesso associamo la fatica a qualcosa di imposto, fuori dal nostro controllo e che normalmente non abbiamo voglia di fare.
Ma Murakami ci ricorda che esiste un altro tipo di fatica, quella buona, quella scelta, quella rigenerativa. Una fatica che non ci pesa, anzi, che ricerchiamo giorno dopo giorno, a cui torniamo perché è fonte di soddisfazione e realizzazione personale.
Il significato che noi decidiamo di attribuire alla fatica può cambiare il paradigma da “se vuoi, puoi” a “se vuoi, devi”.
E ci mette in movimento.