LE PRIME VOLTE

È come quando sei sul bordo della piscina, fuori fa caldissimo, sai che l’acqua è fredda, l’hai già fatto altre volte, ma per qualche motivo ogni volta hai la stessa remora. Nonostante sai che poi starai bene, a volte addirittura meglio, stai lì sul bordo, per secondi che sembrano ore, a parlarti. Magari ci sono anche altri che ti parlano, loro lo hanno già fatto, sono già in acqua, ti dicono di buttarti, che è bellissimo, di non avere paura.

Pensavo che le “prime volte” si esaurissero ad un certo punto della propria vita: la prima bugia, il primo bacio, il primo amore, la prima volta che lasci e che sei lasciato, la prima amicizia, la prima vera amicizia, la prima litigata, la prima fuga, la prima baruffa, la prima partita di campionato, la prima partita vinta, la prima sconfitta, il primo giorno di scuola, la prima multa, tutte le prime volte che è successo qualcosa e che dovevi dirlo ai tuoi.

Ed invece no, continuano: la prima volta che cambi lavoro e non conosci nessuno, la prima volta che ti licenziano, la prima volta che apri un’azienda, la prima volta che ti nasce un figlio, la prima volta che ti nasce il secondo figlio, la prima volta che qualcuno a cui vuoi bene vola via.

Le prime volte spaventano perché nonostante il tempo che possiamo aver dedicato a prepararci per affrontarle, arrivano con una dose d’incertezza che è data da tutto quello che non possiamo controllare. Il primo passo è riportare la nostra attenzione su ciò che possiamo davvero controllare. Ogni prima volta ci da anche la possibilità di riflettere sul significato e la scelta che ci troviamo ad affrontare. Sui sentimenti che genera. E sui bisogni che si nascondono dietro quei sentimenti. Dietro la paura del primo bacio ci possono essere un bisogno di sentirsi accettati e riconosciuti. Dietro la paura del licenziamento ci possono essere un bisogno di realizzazione, di riconoscimento del proprio valore ma anche la sicurezza economica e il prendersi cura dei propri cari. Dietro l’emozione della nascita di un figlio ci possono essere amore, bellezza, significato per la vita e speranza per il futuro. Entrare in contatto con i propri bisogni è un modo per riuscire ad affrontare le prime volte con maggiore consapevolezza.

E poi nel bel mezzo di questi ragionamenti può capitare che arrivi l’amico stron$o che ti spinge da dietro. Nel momento in cui impatti con l’acqua gelida i pensieri spariscono, corpo e mente sono concentrati unicamente sul farti riemergere il prima possibile a prendere fiato. Mentre nuoti verso la scaletta per uscire dall’acqua, imprecando verso il tuo amico, cresce in te la consapevolezza di aver superato un’altra “prima volta”.

Per tutti quelli ancora sul bordo invece, l’approccio di cui sopra funziona.

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GIUSTO IL TEMPO DI UNA TAZZA DI CEREALI

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IL SIGNIFICATO DELLA RESPONSABILITÀ