OLTRE IL PENSIERO POSITIVO: skibidi WOOP

"Se puoi sognarlo, puoi farlo".

“Di legno!” avrebbero detto alcuni giovani di qualche anno fa per esprimere le proprie riserve a riguardo.

La cultura popolare ci ha insegnato che visualizzare il successo è la chiave per ottenerlo. Eppure, la scienza ci dice che questa pratica, da sola, non basta.

Le ricerche condotte dalla professoressa Gabriele Oettingen hanno svelato un paradosso affascinante: quando ci limitiamo a fantasticare sul futuro, il nostro cervello viene ingannato. La pressione sanguigna scende e il corpo entra in uno stato di rilassamento fisiologico, come se il traguardo fosse già stato tagliato.
Il risultato è che ci sentiamo bene subito, ma perdiamo l'energia necessaria per agire nella realtà.
Per trasformare i sogni in risultati concreti non serve ottimismo cieco, ma una strategia cognitiva ben precisa che lei chiama il Contrasto Mentale.

Il Contrasto Mentale è il meccanismo psicologico che trasforma un desiderio vago in una necessità d'azione. Funziona creando una tensione strutturale nel cervello, simile a quella di un elastico teso. Immagina di legare un capo di un elastico al tuo futuro desiderato e l'altro capo alla tua realtà presente: se guardi il futuro e subito dopo guardi l'ostacolo reale che ti trattiene, l'elastico si tende.

Per capire il Contrasto Mentale, bisogna vedere le alternative. Gabriele Oettingen ha classificato quattro modi in cui possiamo pensare al futuro:

  • ❌ Fantasticare (solo futuro): Se visualizzi solo il successo, il cervello crede di aver già finito. L'energia cala e ti fermi. (Risultato: Inazione)

  • ❌ Rimuginare (solo realtà): Se guardi solo agli ostacoli, ti senti schiacciato dai problemi senza vedere via d'uscita. (Risultato: Blocco)

  • ❌ Contrasto Inverso (realtà → poi futuro): Se pensi prima al problema e poi al sogno, usi il sogno come consolazione per non affrontare la realtà. (Risultato: Fuga)

  • ✅ Contrasto Mentale (futuro → poi realtà): Visualizzi il desiderio e subito dopo l'ostacolo. Il cervello rileva il conflitto e mobilita le risorse per risolverlo. (Risultato: Azione)

Nel Contrasto Mentale, il cervello percepisce questa discrepanza ("Voglio quello, ma sono bloccato qui da questo problema") e reagisce producendo energia per chiudere il divario. Non è una sensazione sempre piacevole come il sognare ad occhi aperti, ma è una che ci spinge ad alzarci e metterci in movimento.

Per applicare il Contrasto Mentale nella vita di tutti i giorni, la Prof.ssa Oettingen ha sviluppato il metodo WOOP, un acronimo di 4 passaggi che unisce l'energia del contrasto alla strategia della pianificazione.

Funziona così:

1. Wish (Desiderio)

Definisci un obiettivo che ti sta a cuore per il prossimo futuro. Deve essere sfidante, ma realistico (il Contrasto Mentale funziona solo se credi che l'obiettivo sia raggiungibile).

  • Esempio: "Voglio correre tre volte a settimana."

2. Outcome (Risultato)

Visualizza il miglior risultato possibile. Come ti sentirai veramente dopo averlo ottenuto? Cerca l'emozione.

  • Esempio: "Mi sentirò energico, forte e fiero della mia costanza."

3. Obstacle (Ostacolo - Il Contrasto)

Qui avviene il Contrasto Mentale. Torna bruscamente alla realtà. Identifica l'ostacolo interno principale che ti impedisce di agire ora. Non dare la colpa al tempo o al traffico: concentrati su ciò che è sotto il tuo controllo.

  • Esempio: "La mia pigrizia mentale e il desiderio di comfort quando torno a casa stanco."

4. Plan (Piano)

Ora che hai l'energia, dalle una direzione. Crea un'intenzione di implementazione ("Se... Allora...") per superare l'ostacolo.

  • Esempio: "Se torno a casa e sento la voglia di buttarmi sul divano, allora indosserò le scarpe da corsa prima ancora di posare le chiavi."

Mentre il pensiero positivo ci lascia "sazi" e immobili, il WOOP sfrutta due leve potenti:

  1. Energizzazione: La fase dell'Ostacolo sveglia il cervello tramite il Contrasto Mentale.

  2. Automazione: La fase del Piano delega l'azione all'ambiente. Quando si presenta l'ostacolo (la stanchezza), il cervello attiva automaticamente la risposta (mettere le scarpe) senza dover negoziare con la forza di volontà.

Tutto ciò che creiamo è stato prima immaginato nella mente. Tuttavia, c'è una grande differenza tra immaginare un desiderio e concepire un'intenzione. Mentre nell’atto di immaginazione corriamo il rischio di ignorare le difficoltà presenti nella realtà, l'intenzione diventa lo slancio per abbracciare queste difficoltà e andare oltre . Non prometterti che andrà tutto liscio, ma promettiti che, qualunque cosa accada, avrai la lucidità per fare il passo successivo.

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